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Pescara 11/08/2011
 
 
La Lega e lo Stato Unitario
 
L'Italia sta attraversando un periodo difficile.- Assistiamo ad un generalizzato oblio morale, sostenuto dall'oblio del sacro e dal ruolo che ognuno di noi può assumere da protagonista della propria vita. - Esiste il modo per contrastare e annullare questo declino.-
 
Il sentirsi parte integrante di un tessuto vivente in cui si condividono aspirazioni e tradizioni è il concetto basico di Nazione, la volontà di porsi nuovamente e costantemente in gioco e di lasciare la propria impronta sul terreno della Storia sono le spinte interiori da cui partire.-
 
Bisogna porre attenzione ad un'anomalia pericolosa, la Lega Nord, nel cui Statuto è scritto trattarsi di “movimento politico denominato-Lega Nord per l'indipendenza della Padania”....il quale ha, come finalità, quella di conseguire l'indipendenza ed il riconoscimento internazionale della “Repubblica Federale Indipendente e sovrana” della Padania.- Esponenti della Lega Nord siedono al Governo ed in Parlamento, rappresentano lo Stato Italiano e da esso traggono poteri e privilegi.- Questi signori (si fa per dire..) sono entrati nelle Istituzioni ai massimi vertici per trasformarle dall'interno, confondendo l'opinione pubblica con miti fondanti tratti dalla nostra comune Storia (come la Battaglia di Legnano, Alberto da Giussano e Carlo Cattaneo) e utilizzati per crearne una parallela, ostile a quella unitaria di spirito risorgimentale.--
 
Dicono “federalismo” , scrivono “indipendenza”, urlano “secessione”....Per i loro eroi mitizzati, come il “Capo della Compagnia della Morte”, appunto Alberto da Giussano, lo straniero non era però l'abitante sotto il Po ma quello che, proveniente dall'altra parte delle Alpi, intendeva invadere la Penisola.- “Dall'Alpi a Sicilia ) Dovunque è Legnano”, così inizia la quarta strofa dell'Inno di Mameli.- Legnano simbolo si unità nazionale.- La stessa Legnano che la Lega Nord rivendica come fulgido esempio d'una diversità di popolo, quello della fantomatica Padania.- Per chi fosse un po' a digiuno di Storia, giova ricordare che la Battaglia di Legnano si combatté il 29 maggio 1176 e vide schierati assieme Comuni del Nord e Papato (cioè Roma) contro l'invasore Federico Barbarossa.- Alberto da Giussano, come riportato in una cronaca del XIV sec., lì si distinse per il suo ardimento.- Egli era un eroe ricordato nel Risorgimento come fautore degli ideali nazionali in contrasto con lo straniero invasore.-
 
Gli eroi leghisti erano fino a qualche tempo fa eroi di tutti.- Come Cattaneo, che coordinò la difesa di Milano nelle Cinque Giornate del marzo 1848.- La Lega Nord è contro l'Inno di Mameli, la Nazionale di calcio, ogni Festa Nazionale ma per evidenti interessi elettorali dice di ergersi a tutela dell'Italia tutta quando, opponendosi al Governo Berlusconi, contesta l'attacco alla Libia.- Fosse stato per la Lega, si leggeva su La Padania a più riprese, neppure si dovevano far usare le basi agli Stati Uniti.- Da dove spunta questo spirito nazionale?.- Fatto sta che la gente apprezza le frasi decise di chi è pronto a mandare a quel paese tutti quanti in blocco: tanto i clandestini (e i profughi, potendo) quanto L'UE, perche se la Germania ha potuto fare quello che le pareva, lo stesso avremmo dovuto fare noi.- Come obiettare?. Quale Italiano vero vuole sentirsi inferiore a Francesi, Tedeschi, Americani? Nessuno.-
 
 
Ecco allora che un movimento che aspira al riconoscimento internazionale della Repubblica Indipendente della Padania rischia di infiammare gli animi che sempre hanno guardato a destra.- Qualcosa non quadra.- Come non quadra la sinistra che, di punto in bianco, osanna il Tricolore fino a ieri in molti casi vituperato e vilipeso.- Tali posizioni capitano stranamente in
momenti ben precisi: il 150° dell'Unità d'Italia, le trascorse elezioni amministrative, i referendum abrogativi dei quali nessuno ne parla più, un Presidente del Consiglio oramai sempre meno convincente, per non parlare del suo Ministro delle Finanze Tremonti (ultraleghista) autore di una manovra che falcia le classi più deboli e non parla mai della riduzione delle spese di parlamentari e senatori i quali continuano a pranzare a Montecitorio con soli 3 euro. Un pasto completo a 3 euro! Il resto lo paghiamo noi tutti.- Ci sono ancora 86.000 (avete letto bene: ottantaseimila...) auto di servizio tutte di grossa cilindrata e con tanto di autista....- Su questi tagli neanche una parola.- Nemmeno da parte della Lega Nord.....
 
Allora si ha l'impressione che ognuno usi le armi del consenso a lui più congeniali per strappare
fette consistenti di elettorato a destra e a sinistra.- Ma quello che mi colpisce in questo quadro di marasma politico, morale, etico e religioso è la condizione dei giovani, i più esposti e i più confusi.- Bisogna dire loro che la Lega Nord è si contro lo straniero, ma nonostante i suoi falsi ed estemporanei sentimenti a difesa dell'Italia interna è prima di tutto contro lo straniero interno, “il terrone”.- L'idea di essere tutti Italiani, spalla contro spalla, di fare squadra e Nazione, alla Lega non gli passa neanche per l'anticamere del cervello, ammesso che ne abbiano uno.-
 
 La Lega non vuole guerre perché teme che a pagarle siano soltanto i suoi elettori del nord, dimenticando che il 40% di questi “elettori” sono figli di migranti “terroni” i quali, sfruttati a dovere hanno contribuito a creare quella ricchezza e quel benessere al quale tanto tengono.-
Difendere l’Italia per la Lega significa difendere i seggi che le consentono di avere potere e di seguitare con le sue contraddizioni tanto evidenti quanto accettate dal cosiddetto “popolo bue”.- La Lega è contro Roma, ma a Roma ha ministri, deputati e senatori:- La Lega è divisa tra il dover dare alla sua base ciò che chiede (federalismo, secessione, indipendenza o un insieme delle tre cose) ed il conservare i privilegi che soltanto una Repubblica con Roma Capitale può giustificare.- Bisognerebbe chiedere (con l'aiuto di un interprete traduttore) come mai Roma è “ladrona” quando chiede e smette di esserlo quando elargisce ricchezze e privilegi a piene mani agli unici veri ladroni della situazione.-
 
Ecco perché non bisogna assolutamente credere all’impeto nazionalistico che proviene dalla Lega Nord. - Lo Stato Nazionale va preservato e rafforzato, possibilmente dopo un sano bagno di umiltà collettiva sul nostro recente passato, basato su menzogne e calunnie per giustificare quell'azione nazista di conquista del Sud da parte degli invasori Pie-montesi grazie all'appoggio della Massoneria Inglese allettata dalle enormi ricchezze del Regno Duo-Siciliano...
 
La difesa della Nazione (che è patrimonio collettivo: unità nella diversità) deve risultare innanzitutto dal desiderio comune di non volere essere inferiori a nessuno in questa Europa del XXI Sec.. -
 
L'Italia non può essere debole, chinare il capo o temere altrimenti rimbrotti.- Ma la Lega non è la risposta, non per chi sogna o aspira ancora ad una Italia pregna di autentico sentimento nazionale (non patriottico perche “La Patria” è una bufala sentimentale tardo ottocentesca).- L'Italia può e deve ritornare a mostrare la propria egemonia- ( sì avete letto bene: egemonia, preponderanza, presenza viva e reale ) sul Mediterraneo e nessun movimento che desideri spaccare il popolo italiano e il benvenuto.- L'Italia, il nostro Paese bello e impossibile, così sfuggente, così vivo, pieno di intelletti e fantasie, così ricco da suscitare ancora invidie, prima negli spiriti e poi nella sostanza, deve rimanere unita e divenire il fulcro delle altrui politiche estere.- Noi Italiani siamo i custodi delle chiavi dell'enorme stanza del mondo arabo (loro lo sanno, i musulmani) e questo è innegabilmente un punto di forza di fronte alla comunità internazionale:- Sarebbe da stolti assumere il ruolo da portinaio quando possiamo (e dobbiamo) essere il guardiano e il cavaliere.-
 
Noi Italiani dobbiamo svegliarci, avere certezza della propria millenaria grandezza e vi assicuro che non è retorica o fiacco nazionalismo.- Questa è STORIA!.- A cosa giova ripetere a se stessi che non si è forti abbastanza, che bisogna essere avveduti e prudenti....insomma a che giova fare salotto mentre altri decidono delle nostre sorti?.- Non giova a nulla.- Quando pure una persona su dieci, sul suolo italiano, farà proprio un simile pensiero, anche i più tronfi tra gli altri Stati dovranno fare i conti con una Nazione dal carattere risoluto e soppesare maggiormente le nostre più che legittime intenzioni, che sono quelle di tornare ad essere centro del Mediterraneo.- Un mare che, a millenni di distanza, sembra ancora ospitare le pagine più significative e più belle della Storia.- Non è necessario essere di destra o di sinistra per dimostrare che possiamo essere Italiani in toto e che meritiamo tutto il rispetto di questo mondo.- Basta cominciare a mandare a casa un bel po’ di cialtroni.- Anche questo, non solo è possibile ma è persino doveroso.-
 
 
Lux mea Lex.
 
 
r.m.1946
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