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L’Europa e l’Islam. – L’invasione silenziosa.-
 
 
 
Nel gennaio del 1995 apparve in Italia, per i tipi dell’Editore LATERZA , un saggio del Prof. Bernard Lewis – alias Cleveland E. Dodge – Professore emerito alla Princeton University.-Docente di Storia dell’Islam e dei Paesi medio-orientali, intitolato come sopra.- La ragione per cui ne parlo è che desidero poter mettere in comune con tutti voi pensieri e idee, riflettere insieme, suscitare interrogativi e anche domande.- Nessun altro desiderio mi spinge a questo , tantomeno quello di suscitare timori ovvero ostilità.- Tutto quanto segue è frutto di dati storici e documentabili.-
 
La fine del libro contiene paroli inquietanti e straordinariamente profetiche: “……..e oggi, sui mercati finanziari, sono i governi e alcuni privati cittadini dei paesi islamici che investono e prestano ingenti somme di denaro e dispongono di immensi capitali in Europa.- Alcuni sono giunti a definire la situazione attuale (siamo nel 1990-1991 circa) una terza invasione musulmana d’Europa, più vittoriosa sia della prima che della seconda.- Secondo questo punto di vista, capitale e lavoro sarebbero riusciti là dove le armate dei Mori e dei Turchi hanno fallito.- Vivono attualmente in Germania quasi due milioni di turchi e altri musulmani, un numero simile se non maggiore di nordafricani abita in Francia e altrettanti indiani, pakistani e bengalesi risiedono nel Regno Unito.- Vi sono musulmani in Belgio, nei Paesi Scandinavi.- Per la prima volta dal 1492, quando ebbe inizio la ritirata attraverso lo Stretto di Gibilterra, si è creata in Europa una presenza musulmana massiccia e permanente.- Queste comunità sono a tutt’oggi legate ai loro paesi di origine da mille vincoli di lingua, cultura, di parentela, oltre che di religione, eppure vanno integrandosi, inesorabilmente, nei paesi dove oggi risiedono.- La loro presenza e quella dei loro figli e nipoti avrà conseguenze difficili da valutare, ma certamente enormi, sul futuro sia dell’Europa che dell’Islam……” .-
 
Per quanto mi riguarda, rileggere queste parole mi ha procurato una serie di brividi….oggi, a distanza di più di 15 anni dall’uscita di questo libro è tutto sotto i nostri occhi.-
 
Oggi l’Italia si conferma una nazione sempre più cosmopolita e multicolore.- A provare questa tendenza, i dati rilevati dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) in un’indagine sulla presenza di bambini stranieri nelle scuole italiane.- Dall’ultima ricerca effettuata, è emerso che, nel precedente anno scolastico (cioè il 2009) il numero di alunni stranieri nelle scuole del nostro territorio si è attestato intorno alle 575mila unità.- Sempre da questi dati, è stato possibile constatare che nell’ultimo decennio la loro incidenza è passat dall’1,1% al 6,4%....mentre dal 2000 ad oggi il flusso di bambini stranieri è quasi triplicato, passando da 119.000 dei primi periodi ai 360.000 attuali.-
 
La comunità più numerosa e maggiormente rappresentata è quella romena (95.000 alunni circa) seguita a breve da quella albanese (85.000 circa); molto ampio è anche il numero di bambini musulmani (soprattutto marocchini).- Ma questo incremento di alunni stranieri ha comportato, però, un notevole decremento d’iscrizioni dei bambini italiani….
 
Un dato davvero preoccupante e allarmante, che però ha una sua spiegazione ben precisa.- Questo notevole squilibrio non è causata dall’analoga o o maggiore presenza di bambini stranieri sul nostro territorio, ma più semplicemente dalla preoccupazione che si è diffusa tra i genitori italiani.- Questi ultimi, infatti, temono che la presenza di bambini immigrati condizioni o influisca negativamente sull’impostazione didattica, sui metodi di insegnamento o sull’apprendimento stesso, causando disagi se non danni veri e propri.-
 
Impensierite ed allertate da tali problemi, le famiglie italiane stanno disertando le scuole, passate oramai, come dicono..”nelle mani dello straniero”.- Con l’aumento delle immigrazioni di religione musulmana, il numero ed il flusso degli Islamici in Italia è accresciuto sempre di più.-
Tutto questo ha prodotto conseguenze importanti e visibili non soltanto sul nostro territorio, come la proliferazione di moschee in molte città italiane, ma anche all’interno dello stesso sistema politico e scolastico.-
 
Le comunità islamiche chiedono, infatti, di veder riconosciuti i i propri usi e costumi e le loro pratiche religiose, cosa che nessuna comunità occidentale, di qualsiasi fede religiosa sia, può chiedere nei “loro” territori.- I Musulmani reclamano in particolare: il riconoscimento della poligamia, la costruzione di nuove moschee, il diritto alla macellazione islamica come loro culto di fede.- Anche nel sistema scolastico la comunità islamica cerca di modificare le norme vigenti e di introdurre norme particolari, caratteristiche della fede islamica.- Gli Islamici premono, in particolare perché le bambine possano usare il velo, il loro tradizionale chador.-
 
Pretendono, inoltre, la rimozione del Crocifisso o di altri simboli cristiani nelle aule.- Esigono (ripeto: ESIGONO) il diritto al loro menù Halal nelle mense, il rispetto delle consuetudini alimentari affinché non venga usata carne suina…..-
 
Hanno recentemente richiesto l’uso e l’adozione di testi provenienti dagli Stai islamici, in particolare dall’Arabia Saudita, perché i bambini immigrati apprendano la “loro” storia.- Reclamano, per di più, l’insegnamento e il perfezionamento della lingua araba.- E’ possibile, dunque, rendersi conto di quante e quali tipologie di problemi l’intero sistema scolastico si trovi ad affrontare quotidianamente.- Questioni di non facile soluzione, perché totalmente distanti dalla nostra cultura e dal nostro punto di vista.-
Non è un’esagerazione affermare che tra non molto dovremo rinunciare alla Festa del Natale e della Pasqua, cuore della festa risina per antonomasia , la Festa delle Feste, simbolo della identità cristiana, patrimonio culturale, sociale e storico e a declassarle come “feste locali” oppure ..”pausa d’inverno”…..- Ma voglio focalizzare un altro punto.- Alcuni dati che “profetizzano” un apocalittico futuro per la nostra Nazione, affermano chiaramente che nel 2050 gli extracomunitari potrebbero rappresentare circa il 17 – 20% della popolazione in Italia.- Se, poi, la tendenza continuasse a confermarsi su queste cifre esorbitanti e le percentuali restassero invariate, le nascite dei bambini stranieri potrebbero superare quelle degli italiani….-
 
Continuando di questo passo, fra tre anni e mezzo potremo ritrovarci un partito di matrice musulmana nella campagna elettorale per le prossime elezioni politiche, che concorre per le cariche più importanti dello Stato.- Non è soltanto un’ipotesi, ma una probabile realtà, perché la comunità musulmana ha una forte cassa di risonanza tra i suoi seguaci più appassionati e ferventi.- Luoghi per fare politica non mancano.- Primo fra tutti le moschee, il loro luogo sacro per eccellenza, luogo franco ed esente da qualsiasi tipo di controllo da parte di Polizia ed Autorità.- La moschea, da comunità religiosa dedicata alla preghiera, potrebbe divenire scuola di politica e propaganda…e poi, cosa succederà?....
 
Bisogna dunque invertire la tendenza e riappropriarsi delle propria Nazione, identità , storia e religione.- Bisogna farlo ora e con una certa urgenza, prima che sia troppo tardi.- Ma come?- E’ necessario risvegliare le coscienze e non nascondersi dietro una forma di agnosticismo di comodo o peggio, di torpore religioso.- L’Islam non scherza e i suoi adepti nemmeno.- Intanto cominciamo col precisare che l’Islam non è una Religione nel senso comune del termine, bensì è una setta.- Codici, divieti e obblighi, punizioni e ben pochi contenuti morali.- L’Islam “moderato” non esiste: è una balla, una menzogna.- Peggio ancora un abbaglio culturale e storico.- Il dialogo non è possibile perché le basi stesse del Corano non lo consentono.- Siamo per definizione “infedeli” e per ciò stesso meritevoli di morte…..Loro utilizzano questa espressione come una specie di canto delle sirene, per farci addormentare, ditemi voi come è possibile dialogare.- L’Islam è storicamente aggressivo e per chi ha sfogliato, anche distrattamente qualche libro di Storia, si accorge che l’Islam ha fatto da poderoso supporto a questo sfogo di invincibile nomadismo che fu alla base delle conquiste arabe in tutto il Mediterraneo e nel Nord-Est europeo.- Bel lontano dal possente umanesimo cristiano,  ricco di novità nei costumi e nelle idee, foriero di una nuova civiltà, della bellezza, e della comprensione e la condiscendenza verso l’altro.- Ma il Cristianesimo non ha nulla a che vedere col “buonismo” dei nostri giorni, non solo delle Politica (e dei suoi esecutori) ma anche di buona parte del Clero.-
 
Questo atteggiamento, si sta rivelando il vero “Cavallo di Troia” all’interno della Civiltà Occidentale comunque radicata nel Cristianesimo, checché ne dicano o pensino a Bruxelles.- Oriana Fallaci, che non si può certo definire “cattolica o cristiana, a suo tempo parlò “di “supremazia artistica, storica, culturale e …religiosa della nostra Europa……E queste affermazioni fecero imbufalire i più esagitati del mondo musulmano…- La signora aveva colto nel segno.-
 
Nel caso desiderassimo tutti di voler continuare a far parte del mondo civile occidentale, delle nostre leggi, del nostro modo di vivere, della cultura, dell’arte della nostra società, sebbene imperfetta e a volte malata, dobbiamo cominciare a far sentire la nostra voce e a chiedere che ci dicano come stanno veramente le cose.- Primi fra tutti inizino i nostri Pastori che sono i custodi e responsabili del gregge.- Poi le pecore che cominciano ad essere confuse e spesso vanno a cercare la strada da sole sbagliando.- Le pecore temono più l’abbaiare del cane che invece, stà li solo per proteggerle, lo vedono come un nemico e non si accorgono del lupo, che calmo e tranquillo le aspetta per divorarle a tempo opportuno…..- Fino a quando non impareremo a distinguere il cane dal lupo, credo che il futuro non sarà roseo.- Ma io confido nelle promesse del Signore perché ha detto che ci custodirà e ci insegnerà a riconoscere la Sua voce.-
 
 Roberto Matera 26 marzo 2010
 
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